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Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

Una casa per tutti,
il diritto di vivere Firenze

Un ambizioso Piano Casa: 1.600 nuovi appartamenti di social housing e 1.500 case popolari ristrutturate per dare risposte a 12.000 persone per una città giusta   

Per affrontare il problema abitativo abbiamo messo a punto un Piano ambizioso e concreto di cui sono molto orgogliosa e che abbiamo chiamato ‘Una casa per tutti: il diritto di vivere Firenze’.
L’aumento medio del costo degli affitti delle abitazioni, di circa il 30% nelle grandi città, rischia infatti di escludere i cittadini a reddito basso e medio dalla possibilità di avere case a prezzi sostenibili. 

Gli stipendi non sono cresciuti di pari passo e questo rende l’abitazione sempe meno accessibile per studenti, lavoratori, famiglie ed è un elemento che rischia di rendere meno accessibile la nostra città e meno competitivo il nostro tessuto produttivo. 

Ecco perché un piano casa a guida pubblica, con azioni diverse ed un grande investimento pubblico, è necessario per invertire la tendenza e per realizzare una città davvero giusta e vivibile. Un grande Piano pubblico sulla casa, quello che attendiamo da troppi anni dai governi, ma su cui non possiamo più aspettare. 

Il progetto mira a ristrutturare ogni anno 300 abitazioni popolari (1.500 in tutto) per dare risposte alla fascia più in difficoltà della cittadinanza e a realizzare e rendere accessibili 1.600 alloggi a canone calmierato per la fascia media, con un affitto più basso fino al 30% rispetto ai canoni di mercato. 

Prevede un grande impegno dell’amministrazione, in stretta collaborazione con fondazioni bancarie, istituti nazionali e internazionali, Terzo settore e social housing. 

Il Comune contribuirà con oltre 115 milioni di euro, garantendo risorse proprie e lavorando per l’accesso a progetti nazionali ed europei. Inoltre potenzieremo il contributo affitto, fino a 3,5 milioni per dare risposte a 2.500 famiglie l’anno.

Nel dettaglio il piano prevede:

• 400 appartamenti a disposizione dei fiorentini a canone calmierato su tutto il territorio comunale che, grazie alle convenzioni urbanistiche per le trasformazioni private, saranno messi sul mercato a prezzi abbordabili per 20 anni;

175 appartamenti realizzati dal Comune investendo 30 milioni di euro su immobili pubblici del centro storico e messi in affitto a canone calmierato, così localizzati: 50 in Santa Maria Novella, 30 a Sant’Agnese, 50 a San Giovanni di Dio, 20 a San Salvi, 10 a Palazzo Rinuccini e 15 alle Leopoldine in piazza Tasso;

• 1.000 nuovi appartamenti da grandi interventi pubblico-privato, in cui il Comune investirà risorse proprie per garantirne la sostenibilità economica con un contributo fino a 50 milioni di euro. Di questi 600 saranno appartamenti realizzati attraverso interventi pubblico-privato su patrimonio proveniente dai fallimenti immobiliari da riconvertire, l’acquisto e la trasformazione di immobili e la realizzazione di nuovi interventi di edilizia sociale. Mentre altri 400 alloggi a canone calmierato saranno realizzati ai Lupi di Toscana, un nuovo quartiere dove sorgerà anche un edificio di student housing con 114 posti letto;

un piano sistematico da 35 milioni di euro in 5 anni per ristrutturare e assegnare 300 case popolari all’anno (dopo le 500 ristrutturate con un intervento straordinario in questo anno).
Quindi 1.500 abitazioni riassegnate per scorrere le graduatorie con un investimento annuo di 7 milioni di euro;

conferma e potenziamento fino a 3,5 milioni del fondo per il sostegno all’affitto per le persone in difficoltà, malgrado i tagli del Governo, con l’obiettivo di sostenere 2.500 famiglie.

 

Gli interventi saranno progettati con concorsi internazionali di progettazione, realizzati secondo criteri green e con percorsi di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza che ne facciano interventi ad alta qualità urbanistica e ambientale e costi contenuti.
L’obiettivo è costruire contesti caratterizzati da una commistione generazionale e sociale, servizi di prossimità e comunità.

Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

La città futura,
difesa dei negozi di prossimità

Ecco le misure a sostegno del commercio per una città futura. Con il sostegno alle botteghe di quartiere e ai Centri commerciali naturali ed estendendo e rafforzando le tutele UNESCO anche fuori dal centro storico. Per quartieri vivaci e vivi e un’offerta diversificata e di qualità.

Il commercio è da sempre una delle anime di Firenze e per presentare le nostre proposte abbiamo scelto un luogo per noi molto simbolico, piazza Beccaria-via Gioberti-Borgo La Croce, come esempio di quello che vogliamo difendere e di un sistema di prossimità su cui investire. Qui inoltre insistono due CCN della città, nati dall’aggregazione tra esercenti della zona, un modello che abbiamo sostenuto negli anni perché rappresenta uno strumento virtuoso e di successo, mirato a rafforzare sul territorio gli esercizi di vicinato, a mantenerne la competitività con altre tipologie distributive e ad alimentare la vitalità della zona.

È proprio sul tema dei negozi di vicinato che abbiamo definito delle misure concrete, con una chiara visione di una città futura. Per difenderli, perché rappresentano un patrimonio inestimabile per i rioni ed i loro abitanti, e per rafforzarne le funzioni di prossimità, su cui basare anche il rilancio delle nostre comunità di quartiere nell’ottica di una città prossima. 

Vogliamo una città in cui il commercio di vicinato sia centrali, offra servizi ai cittadini, e riesca ad affrontare i costi di affitto senza le distorsioni che il sovraffollamento di alcune categorie commerciali rischia di creare.

Vogliamo tutelare la qualità e la pluralità dei negozi, storici e non, attraverso nuove tutele, sia in area UNESCO che fuori da quel perimetro, con zone a ‘tutela rafforzata’ e un forte sostegno ai negozi di quartiere per vincere le sfide di un sistema commerciale che cambia, legandole sempre di più ai territori e alle persone. 

Lavoreremo dal primo giorno ad un tavolo permanente per la difesa del commercio con i Centri commerciali naturali, le associazioni di categoria ed i quartieri, per individuare le aree e le modalità, insieme a chi quotidianamente vive e rende vivi i nostri rioni. Vogliamo essere la prima città italiana a farlo, come siamo stati la prima città a introdurre le prime forme di tutela con il regolamento UNESCO, che va oggi esteso e rafforzato. Saremo un laboratorio con l’obiettivo di costruire una città più viva e vivibile.

LA CITTA’ DEI NEGOZI

Il commercio di quartiere, un bene da tutelare 

Vogliamo difendere il commercio e la vivibilità dei quartieri, rafforzando le tutele oggi previste dal regolamento UNESCO ed estendendole ad altre zone della città a forte vocazione commerciale, come via Gioberti, Borgo La Croce, via Pietrapiana, Borgo San Lorenzo. Tutelare leattività di vicinato, infatti, significa tutelare la qualità di vita dei cittadini, anche abbassando i costi degli affitti commerciali che rischiano di salire a livelli eccessivi per tante realtà, storiche e non. 

Siamo stati la prima città ad adottare un regolamento che ha limitato le aperture di nuovi esercizi di somministrazione e commercio alimentare nell’area del centro storico Unesco, così come abbiamo introdotto la specifica indicazione di un ristretto numero di categorie merceologiche commerciabili in 11 fra strade e piazze del Centro per tutelarne la specificità.

Grazie all’art.12 della Legge 214/2023 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza), che entrerà in vigore nelle prossime settimane:

limiteremo l’insediamento di alcune tipologie di attività (gastronomie etniche, fast food, grandi catene, attività della ristorazione e somministrazione) in diversi ambiti commerciali della città, aree caratterizzate da un tessuto commerciale/artigianale di qualità e diversificato. L’obiettivo è tutelare e valorizzare gli esercizi di vicinato, quelli storici e le botteghe artigiane, difendendole dalla concorrenza selvaggia che minaccia di farle sparire anche a causa di un aumento degli affitti che è la conseguenza di una pressione non regolata di alcuni settori in grande espansione;

bloccheremo i trasferimenti di attività alimentari e di somministrazione in nuove zone nellarea UNESCO (dove le nuove licenze sono già congelate) e anche in alcune zone all’interno della cerchia antica della città, per non farle proliferare in maniera incontrollata e per non concentrarle. Nelle zone individuate saranno bloccati anche gli ampliamenti delle attività di recente insediamento e lallestimento per il consumo sul posto di generi alimentari.

MOLTO PIUDI UN NEGOZIO

Il commercio di quartiere, la casa della prossimità

In stretta collaborazione con le categorie economiche ed i centri commerciali naturali proporremo di co-progettare una ‘scuola di commercio’ organizzata con innovatori ed esperienze positive di livello nazionale con l’obiettivo di rafforzare i negozi e le attività di vicinato e la loro capacità di diventare sempre più dei riferimenti per le comunità dei rioni e per reagire alle sfide del digitale e delle nuove frontiere del commercio on line. Per sviluppare la digitalizzazione, il contrasto all’omologazione e l’organizzazione di iniziative, eventi e servizi di prossimità, anche facendo rete con altre realtà commerciali per un consumo sostenibile e solidale.

Per rafforzare i legami tra negozi di vicinato e la cittadinanza metteremo inoltre a disposizione delle attività commerciali:

– un bando da 1 milione di euro con contributi a fondo perduto fino a 20.000 euro per lo sviluppo di progetti di riqualificazione dello spazio pubblico prossimo, la rifunzionalizzazione degli spazi interni e l’accessibilità finalizzati a organizzare eventi, fornire servizi allacittadinanza, realizzare progetti sociali e iniziative per il rione, incentivando così le collaborazioni con altre realtà del territorio.

L’obiettivo è lavorare a un cambio di prospettiva per cui un negozio non sia solamente un negozio ma sempre più un saldo punto di riferimento per la cittadinanza e il quartiere in termini di attività e servizi.

QUARTIERI VIVI E VIVACI

I Centri commerciali naturali per far vivere strade e piazze

Per rendere più vivaci le strade e le piazze della nostra città, valorizzando il territorio e rendendo più competitivo il sistema commerciale di vicinato, promuoveremo sempre di più le attività dei Centri commerciali naturali come elemento di potenziamento della vivibilità dei quartieri, attraverso l’organizzazione di eventi culturali, manifestazioni, notti bianche e momenti di socialità, coinvolgendo anche associazioni e società sportive del territorio.

Per questo lavoreremo a:

promuovere l’adesione ai CCN garantendo agli esercenti che ne faranno parte incentivi economici nella misura di sgravi sulla TARI;

esenzione totale dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e sburocratizzazione delle procedure per l’organizzazione di eventi e iniziative nei diversi quartieri della città da parte dei CCN;

introduzione di un fondo comunale da 100.000 euro l’anno per co-finanziare queste attività.

Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

Sostegno all’artigianato:
spazi e giovani per Firenze futura

Difesa dei laboratori sul territorio, offerta di spazi comunali a rotazione per mostre ed eventi, canoni calmierati e il coinvolgimento di istituti scolastici e studenti in un percorso volto a valorizzare il comparto che rappresenta  un’eccellenza di Firenze riconosciuta a livello mondiale.

Firenze, città di arte e mestieri, con i suoi laboratori artigiani, le sue aziende e le sue botteghe, è da sempre sinonimo dell’artigianato di eccellenza nel mondo. Per questo abbiamo lavorato per mettere a punto proposte concrete, mirate a valorizzare e tutelare questo comparto, indiscusso patrimonio della nostra città, anche promuovendo tra giovani e studenti quei valori e quei saperi di mestieri antichi e moderni al tempo stesso, che guardano e conducono a una città Futura.

– CASA DELLE ECCELLENZE
Firenze è una città piena in ogni suo quartiere di aziende o laboratori artigiani che producono eccellenze ma che spesso non riescono a intercettare il grande flusso di visitatori della città, privando chi visita Firenze di un pezzo qualificante dell’identità della nostra città, e gli artigiani della visibilità e della possibilità di vendere i propri prodotti.

Per questo intendiamo mettere a disposizione degli artigiani degli spazi di proprietà comunale nel centro storico della città, in zone adatte a esporre e vendere i manufatti, grazie anche ad allestimenti di mostre temporanee, con una rotazione degli espositori e un sistema di promozione condiviso con le rappresentanze di categoria.

Ecco alcuni esempi di location utilizzabili a questo scopo: la Sala della Musica nell’ex tribunale in piazza San Firenze; l’ex caserma di Santa Maria Novella; la chiesa dei Barnabiti in Oltrarno, quest’ultima in accoppiata con una delle prime due, con l’obiettivo anche di spostare parte dei flussi turistici fuori dall’area centrale.

– L’ARTIGIANATO A SCUOLA
Per favorire il ricambio generazionale ed avvicinare i giovani all’artigianato promuoveremo un progetto per portare gli studenti nelle botteghe per fare orientamento, avviare collaborazioni stabili tra scuole e artigiani e strutturare percorsi di formazione post superiori.

A questo proposito proporremo di siglare una convenzione tra Comune, Liceo Artistico di Porta Romana, ad esempio, e Associazioni datoriali per implementare un calendario di attività laboratoriali nei percorsi didattici tenute da artigiani e integrare così le conoscenze puramente teoriche apprese in aula con ore di attività pratica da svolgersi in laboratorio. Inoltre, favoriremo la nascita di scuole e istituti di mestieri artigianali, in collaborazione con le tante realtà del territorio, in grado anche di attrarre nuovi cittadini.

– DIFESA DELLE BOTTEGHE
Come abbiamo deciso di agire per tutelare e regolamentare sul territorio le attività commerciali, allo stesso modo anche per il mondo degli artigiani vogliamo avvalerci della Legge 2014/2023 su mercato e concorrenza, che entra in vigore il 30 aprile, per tutelare le vie a maggior presenza di artigiani rispetto alle aperture di altre tipologie di attività, come per esempio quelle di somministrazione alimentare.

– SPAZIO AI NUOVI ARTIGIANI
Individueremo 50 spazi in giro per la città da offrire a prezzo calmierato ai giovani artigiani che vogliano aprire un’attività di artigianato artistico tradizionale o ibrido, cioè coadiuvato da strumenti tecnologici avanzati dedicati alla produzione (come laser, stampe 3D, AI). E alcuni di questi spazi potranno essere acquistati direttamente dall’amministrazione comunale, come è stato fatto con l’operazione di Città Metropolitana in via Guelfa.

– PROMOZIONE DI FIERE DI QUALITÀ NELLE PIAZZE
Per valorizzare e facilitare la partecipazione di artigiani e aziende alle manifestazioni che promuovono l’artigianato di qualità nel centro storico e nei quartieri, vogliamo azzerare il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.

Infine, l’amministrazione comunale si impegnerà a redigere un disciplinare ad hoc per le manifestazioni che si svolgono su suolo pubblico nell’area Unesco della nostra città.

Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

Verso una città sostenibile:
diecimila nuovi parcheggi per la Firenze del futuro

Diamo risposte concrete per rispondere alle esigenze di residenti e lavoratori e per diminuire inquinamento e sosta selvaggia

I numeri parlano chiaro: sono oltre 200mila le auto che circolano a Firenze e non ci sono abbastanza parcheggi. Un gap che va colmato trovando soluzioni che diano risposte concrete ai residenti. La mancanza di posti auto è un problema per tanti motivi: fa perdere tempo alle persone, crea inquinamento e traffico, e che aumenta il fenomeno della sosta selvaggia rendendo disordinati e meno vivibili alcuni spazi pubblici della città. Per questo presentiamo oggi il nuovo piano parcheggi per la Firenze di domani, accessibile e sostenibile: oltre 10mila nuovi posti auto suddivisi nei cinque quartieri tra parcheggi scambiatori, parcheggi di relazione, parcheggi di superficie e aree di sosta. A questi si aggiungono altre migliaia di posti ricavati ottimizzando spazi già esistenti, tra questi 2000 nuovi posti per residenti grazie a convenzioni per l’utilizzo di notte di parcheggi di enti pubblici e privati che di giorno vengono usati da lavoratori e clienti; la riserva di posti gratuiti per i residenti nei parcheggi di struttura; l’introduzione di tariffe dinamiche e agevolazioni per i residenti nei parcheggi di struttura; e la sperimentazione di servizi digitali innovativi, come lo smart parking, che dà una mappatura in tempo reale dei parcheggi liberi nelle vicinanze della destinazione da raggiungere, e un’app per il park sharing.

Il nuovo piano parcheggi permetterà di raggiungere più obiettivi. Si stima, infatti, che le auto circolino nell’arco di una giornata tra il 5-10% del tempo, rimanendo ferme per la restante parte. Il tempo medio europeo di ricerca del parcheggio è 15 minuti e i chilometri percorsi per trovarlo rappresentano fino a 1/3 degli spostamenti in città; avere più parcheggi e lo smart parking per individuarli su mappa restituirà, in un anno, ore di vita alle persone, contribuendo così anche ad abbattere le emissioni di CO2. La realizzazione di nuovi parcheggi, oltre ridare decoro e ordine alle strade fiorentine, libererà spazio, che potrà essere destinato alla creazione, per esempio, di nuove piste ciclabili, aree verdi, spazi vivibili.

I nuovi parcheggi nel dettaglio

L’obiettivo dei 10mila nuovi posti auto sarà possibile grazie ad oltre 50 interventi individuati sul tessuto urbano, includendo sia quelli previsti dal POC che quelli collegati alla tramvia e l’individuazione di nuove aree, tra cui aree sottoutilizzate, aree ferroviarie, piazzali pubblici e privati. In alcuni interventi si propone poi di potenziare parcheggi già esistenti con strutture leggere fuori terra in metallo, coperte con pareti e tetti verdi, in grado di raddoppiare le capienze.

Gli interventi individuati potranno essere realizzati grazie a interventi pubblici, finanziamenti, partnership pubblico-privato, convenzioni con privati. I nuovi progetti saranno condivisi con i quartieri e la cittadinanza. Ogni area sarà dotata di colonnine per le ricariche elettriche dei mezzi, di posti bici, e con una copertura arborea del 70%, laddove siano realizzati con strutture leggere fuori terra saranno previste schermature con pareti e tetti verdi.

 

– Fino a 3.600 posti in nuovi parcheggi scambiatori

I parcheggi scambiatori permettono di lasciare lauto in sosta in aree in prossimità delle principali linee del trasporto pubblico cittadino e metropolitano, come quello di Villa Costanza presso il capolinea della T1. Saranno realizzati prevalentemente con risorse pubbliche o in partenariato tra pubblico e privato.

Esempi: parcheggio scambiatore di viale Europa fino a 480 posti; a Rovezzano 500 posti (fino a 800 potenziali); alle Piagge in via Campania 192 posti.

 

– Fino a 5.010 posti in nuovi parcheggi di relazione per residenti di zona e non

Oltre ai parcheggi previsti dal POC, si tratta di nuovi spazi individuati in piazzali pubblici e privati, aree ferroviarie, aree in disuso, con la possibilità di realizzare parcheggi multipiano con strutture leggere e un impatto visivo minimo mitigato con il verde.

I parcheggi di relazione consentono sia di aumentare gli spazi per i residenti che di garantire una

migliore accessibilità alle zone di maggior richiamo, pubbliche e commerciali. Saranno parcheggi con stalli riservati alla sosta gratuita per i residenti della zona, posti per non residenti a tariffa oraria e potranno avere una quota di posti pertinenziali, quindi a corredo di unità immobiliari residenziali o commerciali. Potranno essere realizzati dal pubblico o con partenariato pubblico-privato, e nelle aree private dai privati attraverso convenzioni.

Esempi: via Campo D’Arrigo parcheggio multipiano fino a 2.000 posti;  viale Talenti fino a 150 posti; ex area Enel in via Mariti fino a 150 posti; area ferroviaria di Rifredi fino a 200 posti;; deposito ATAF viale dei Mille fino a 300 posti con la riqualificazione totale dell’area.

 

Fino a 1.560 nuovi posti gratuiti solo per residenti in parcheggi di superficie/aree di sosta (naturali) e parcheggi di struttura

Di dimensioni generalmente contenute, sono spazi riservati ai soli residenti e realizzati dal Comune, laddove possibile anche con strutture leggere che consentano di realizzare due piani per aumentare la capienza. A questi si aggiungeranno spazi per il parcheggio gratuito riservato ai residenti in parcheggi di struttura.

Esempi: le 3 aree di sosta a Settignano per 49 posti; il parcheggio di via Villamagna per 80 posti; parcheggi stradali in via Simone Martini per 80 posti; parcheggio Fortezza 150 posti riservati ai residenti del centro.

 

Ottimizzazione dei posti

Convenzioni per lutilizzo di 2.000 parcheggi di enti pubblici e di privati

Utilizzando gli spazi di enti pubblici e privati, saranno realizzati dal Comune accordi per mettere a disposizione dei residenti questi spazi nelle ore serali, ottimizzando lutilizzo di posti riservati durante il giorno a dipendenti e clienti (es. ASL, università, supermercati, centri commerciali, etc..).

Esempi: replicare il modello adottato con il supermercato di piazza Leopoldo ed il parcheggio UniFi di Viale Morgagni dove sono stati messi a disposizione dei residenti 400 parcheggi.

 

Tariffa dinamica e agevolazioni per residenti negli 8.000 parcheggi di struttura

Per favorirne lutilizzo a pieno lungo tutte le ore del giorno sarà proposto un sistema dinamico di tariffazione (prezzi più bassi quando parcheggio è vuoto) e agevolazioni da parte del Comune per lutilizzo da parte dei residenti della zona, basate sul principio che più lo usi e meno ti costa. Da mettere in atto sia nei parcheggi di proprietà comunale in concessione a terzi (Firenze Parcheggi, Firenze Mobilità, SCAF) che in parcheggi realizzati da operatori privati a seguito di convenzioni urbanistiche e gestiti direttamente o tramite affidamento a società specializzate nella gestione (es. San Donato, Manifattura Tabacchi, Palazzo di Giustizia).

 

Novità e sperimentazioni

smart parking: i parcheggi verranno dotati di sensori in grado di rivelare la presenza di veicoli; attraverso la piattaforma IF sarà possibile avere la mappa in tempo reale di quelli vuoti più vicino al luogo di destinazione. Questa soluzione permetterà anche di verificare il corretto uso da parte degli aventi diritto, il pagamento della sosta per i non residenti e di tutelare le categorie che spesso subiscono i comportamenti scorretti quali i residenti, le persone con disabilità, i proprietari di auto elettriche, chi utilizza gli stalli di carico/scarico, etc).

Park Sharing: nell’ottica della sharing economy e di avere più possibilità di parcheggio, attraverso unapp dedicata i proprietari di posti auto potranno metterli a disposizione in determinati orari e giorni a chi sia interessato in cambio di una tariffa contenuta.

PROMUOVERE L’USO DELLE BICI PER UNA FIRENZE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

Per gli spostamenti nel contesto cittadino, la bicicletta è il mezzo più sostenibile, pulito, economico, veloce e comodo, ancor di più se integrato virtuosamente con i mezzi del trasporto pubblico. Sono sempre di più i fiorentini, infatti, che abbinano l’uso della bicicletta per il primo e/o ultimo miglio del loro spostamento con l’utilizzo del tram.

Per questo il percorso per rendere Firenze una città sempre più sostenibile passa necessariamente attraverso la promozione e l’incentivazione dell’utilizzo della bicicletta. E noi vogliamo raggiungere questo obiettivo proponendo soluzioni concrete, perché facilitare le fiorentine e i fiorentini a mettersi in sella e pedalare per recarsi al lavoro, a scuola o anche semplicemente per gli spostamenti nel tempo libero, potendo contribuire a diminuire l’utilizzo dell’automobile, significa generare vantaggi tangibili per tutta la nostra comunità: innanzitutto per preservare la salute dei cittadini con uno stile di vita sano, per ridurre drasticamente il traffico nelle strade e quindi l’inquinamento e anche per guardare con una prospettiva diversa e occhi nuovi la nostra bella Firenze.

SOSTA E SICUREZZA

Vogliamo realizzare e gestire un sistema di Velostazioni in corrispondenza delle stazioni e delle fermate ferroviarie urbane e delle principali fermate della rete tramviaria. Si tratta di strutture di sosta ad accesso controllato che possano garantire il ricovero in sicurezza delle due ruote, anche di elevato valore come le e‑bike, da utilizzare sia per effettuare lintero spostamento casa-lavoro che per agevolare lo scambio modale con il treno e la tramvia. E oltre alle Velostazioni, proporremo di creare una rete diffusa di bike-box, piccole e piccolissime strutture per la sosta delle biciclette, distribuite in modo capillare a servizio delle zone di residenza o di destinazione degli spostamenti casa-lavoro/studio, quindi in prossimità di uffici, università e zone commerciali.

Il sistema della sosta delle bici sarà realizzato e gestito attraverso una concessione di servizi, in quanto dovrà essere individuato un gestore che si occupi di gestire gli accessi a queste strutture, tramite App, e di tutti i servizi correlati.

INFRASTRUTTURA

Vogliamo investire 5 milioni di euro del finanziamento PON Metro+ 2021-2027 per riconnettere le piste ciclabili esistenti e progettarne di nuove dove ce n’è bisogno, sempre all’interno del percorso già avviato della Bicipolitana. Si tratta di uninfrastruttura importantissima per la città perché ci saranno una serie di direttrici ciclabili principali che la attraverseranno da nord a sud e da est a ovest. Assieme alle piste della Bicipolitana, sono previsti anche interventi che costituiscono la rete ciclabile di supporto, in modo da realizzare una maglia di percorsi quanto più possibile diffusa e ramificata su tutto il territorio comunale.

Il percorso della Bicipolitana verrà dotato di una segnaletica coordinata, sia orizzontale che verticale, per individuare in modo semplice le diverse linee che compongono la rete fiorentina, facendo uso dei relativi colori, e per indicare i percorsi verso i principali punti d’interesse urbani. Inoltre, verrà implementata la piattaforma IF (piattaforma di infomobilità e MaaS della città) per agevolare la pianificazione degli spostamenti mediante la rete ciclabile con la realizzazione di un travel-planner dedicato agli spostamenti in bici, e verrà creato un contabici, un sistema di monitoraggio dei flussi ciclistici sulla rete urbana.

INTERMODALITÀ

Favorire l’intermodalità tra biciclette e il Trasporto pubblico locale per consentire ai cittadini di completare gli spostamenti fatti con il mezzo pubblico con tratti aggiuntivi iniziali o finali percorsi in bicicletta significa aumentare di molto lattrattività dei mezzi. Attualmente il trasporto delle bici è consentito sulla tramvia fuori dalle fasce orarie di punta e solamente in alcuni tram, mentre sui bus è limitato alle biciclette pieghevoli dalle dimensioni ridotte. Perciò vogliamo estendere la possibilità di portare le biciclette a bordo di tutti i mezzi tramviari della città e attrezzeremo i bus urbani per consentire il trasporto delle bici, quando le condizioni di affollamento lo consentano, e i bus extraurbani con appositi vani di carico.

Per incentivare lintermodalità bici-TPL saranno garantiti abbonamenti scontati che dimezzino il costo del servizio di Bike Sharing per gli abbonati del TPL urbano e extraurbano al fine di agevolare lutilizzo della bicicletta nel tratto finale o iniziale del percorso.

BIKE SHARING

Infine vogliamo potenziare fortemente il servizio di bike sharing, aumentando la flotta di biciclette a disposizione dei cittadini ed estendendo l’area di utilizzo anche ai comuni limitrofi. Inoltre, proporremo di ridurre i costi del servizio attraverso tariffazioni differenziate per residenti, studenti e lavoratori, con prezzi diversi rispetto a quelli dedicati agli utilizzatori saltuari e ai turisti.

Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

Firenze sicura, un diritto di tutti

La sicurezza è un tema centrale, riguarda la qualità della vita delle persone, la vivibilità degli spazi, le paure e le ansie, soprattutto dei più fragili o esposti, gli anziani, le donne e i bambini.

In città il tema è emerso progressivamente nel post pandemia e ha subito un’accelerazione, nel vissuto e ancor più nella percezione dei cittadini. Nuove questioni sociali legate al disagio anche adolescenziale, laumento delluso di sostanze stupefacenti con la diffusione di nuove sostanze pericolose per la forte dipendenza, insieme a flussi migratori non accompagnati da politiche governative che hanno eliminato gli strumenti per linclusione e integrazione dei migranti, hanno prodotto un allarme sociale e la diffusione di una piccola delinquenza che mina il senso di sicurezza dei cittadini.

La sicurezza è un diritto e va garantito a tutti, in tutti i quartieri della città, in ogni rione, in ogni strada, piazza e giardino. Non ci sono ricette semplici, non servono slogan facili, ma un lavoro attento fatto di maggiori controlli, più coordinamento, maggiore vitalità e socialità nei quartieri. La sicurezza è una prerogativa dello Stato, che da troppo tempo continua a non rispondere alle nostre richieste di adeguare i contingenti delle forze dell’ordine ai bisogni di Firenze. Come Amministrazione comunale per migliorare la sicurezza della città opereremo su due versanti: laumento della vitalità delle diverse zone, anche quelle periferiche, grazie a eventi e iniziative che rendano più vitali e vissuti i quartieri negli orari notturni e il potenziamento del corpo della Polizia municipale, del sistema dei controlli e degli interventi in coordinamento con le forze di polizia.

VIVA, INCLUSIVA, DA VIVERE – NIGHT MANAGER

Una città più viva è una città più sicura, specie di notte, per questo vogliamo lavorare per un nuovo sistema di vita notturna, fatto di cultura, socialità, musica, divertimento, che deve andare di pari passo con il diritto dei residenti al riposo e con lobiettivo di animare le zone della città più critiche da questo punto di vista. 

La notte, inoltre, oltre a chi vuole viverla o a chi vuole riposare, ha anche altri protagonisti: centinaia di persone che di notte lavorano. Ripensare la vita notturna della città vuol dire aumentare la sicurezza, le opportunità di svago e cultura, ma anche il lavoro e leconomia.

Un modo per dare avvio a questo ripensamento, è il conferimento di un incarico istituzionale ad una figura che dialoghi con tutti i portatori di interesse e sia il punto di riferimento dellamministrazione per quanto attiene alla vita notturna: il Night Manager, che lavori a stretto contatto con il primo cittadino su tutto ciò che riguarda i temi notturni: dalla sicurezza ai servizi, dal diritto al riposo a quello allo svago, dal decoro alla pulizia urbana.

La prima attività promossa dal Night Manager (sindaco della notte) sarà la promozione degli Stati Generali della Vita Notturna con operatori culturali, economici, comitati di cittadini, associazioni, rappresentanti delle forze dellordine, quartieri con lobiettivo di mettere a punto un nuovo piano per la vita notturna partecipato capace di contribuire a decongestionare il centro storico, riqualificare le zone dove c’è più bisogno, ampliare lofferta notturna accessibile e di qualità, garantire condizioni di sicurezza e decoro diffuse nei vari quartieri della città.

Verranno individuati luoghi e spazi da dedicare a iniziative ed eventi e per la realizzazione di progetti sociali, culturali e musicali, anche attraverso lutilizzo temporaneo degli spazi in concessione a realtà culturali e creative. E nei quartieri le iniziative organizzate dai CCN anche di sera saranno agevolate sia attraverso lazzeramento del suolo pubblico che con un bando dedicato al finanziamento di queste attività.

Vogliamo inoltre introdurre corse dedicate di nuove linee di autobus per la mobilità pubblica notturna nei quartieri, con la presenza di steward a bordo e anche servizi di trasporto individuale o condiviso scontato.

CONTRASTO E PREVENZIONE ILLEGALITA

Aumenteremo il contingente della Polizia Municipale con nuovi agenti e garantiremo sempre almeno 1000 unità effettive. Organizzeremo il lavoro affinché siano sempre più presenti in strada nei quartieri della nostra città, individuando un contingente dedicato al presidio di prossimità e capace di raccogliere informazioni ed essere linterfaccia dei cittadini per raccogliere segnalazioni e problemi. Vogliamo poi raddoppiare il reparto antidegrado che si occupa della prevenzione e del contrasto di fenomeni di degrado, inciviltà e cattivo uso del suolo pubblico cittadino, e coordinare un presidio fisso interforze nelle zone più problematiche della città.

Proporremo listituzione di comitati di vicinato, uno strumento di prevenzione della criminalità, che prevede la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali. E potenzieremo il partenariato territoriale attraverso la programmazione di incontri periodici nelle aree critiche, per dare voce e ascolto alle preoccupazioni dei cittadini rafforzando i tavoli per la sicurezza con tutti gli attori istituzionali.

Per uno spazio urbano più curato, realizzeremo un ufficio per la qualità dello spazio pubblico che si occuperà oltre che della qualità dei progetti sullo spazio pubblico, anche di ridisegno e valorizzazione degli spazi, di decoro, manutenzione e cura delle piccole cose. Riorganizzeremo larredo urbano e il verde di modo che non si creino barriere o luoghi nascosti alla vista che possano creare zone cieche.

Oltre alle 1700 già installate, saranno installate ulteriori telecamere nelle zone più problematiche che sfrutteranno le tecnologie della video-analisi per individuare in tempo reale situazioni potenzialmente a rischio.

LE CASCINE – IL PARCO PER TUTTI E DI TUTTI

Un nuovo ente per gestire il Parco e per renderlo più vivo e più sicuro. Questo è lobiettivo che ci diamo, perché per valorizzare le Cascine servono una strategia, risorse dedicate, manager adatti e tutto limpegno possibile. Serve per le Cascine, serve per i fiorentini.

La precondizione per intervenire in modo strutturale sul parco è dotarlo di una regia unica che se ne occupi in maniera unitaria, in via diretta o indiretta, come avviene in moltissime esperienze di grandi parchi in tanti città estere.

Serve quindi dare personalità giuridica al parco, con un soggetto unitario a gestirlo, nella forma della Fondazione pubblica di Comunità “Cascine Bene Comune”, promossa dal Comune e aperta a tutti i soggetti pubblici e privati attivi nel Parco che qui potranno collaborare e lavorare alla definizione di una strategia unitaria. Anche i singoli cittadini potranno esserne soci sostenitori e portare la propria voce e contributo.

Dalla manutenzione del parco alla programmazione e promozione delle diverse attività che vi si svolgono, dallorganizzazione dei servizi del parco alla valorizzazione dello stesso dal punto di vista naturalistico e culturale, dalle questioni legate alla sicurezza a quelle sulla mobilità, dal fundraising alla costruzione di unidentità collettiva: il nuovo ente dovrebbe occuparsi di tutto questo.

La Fondazione avrà una convenzione con il Comune di Firenze in virtù della quale potrà erogare servizi e promuovere attività finanziate con i ricavi che il Comune acquisisce dagli affitti delle strutture comunali nel Parco, occupazioni suolo pubblico, etc. 

Servono inoltre presidi fissi da parte delle forze dellordine nella zona critica, un pattugliamento dedicato e quotidiano, una revisione del verde per evitare zone franche”, un miglior collegamento con la città, un sistema di trasporti interno al Parco e soprattutto un potenziamento delle attività in grado di renderlo più vivo tutto il giorno, tutti i giorni.

Sono nata a Firenze nel 1976 in una famiglia dove le differenze culturali e religiose hanno sempre rappresentato un’occasione di arricchimento, confronto e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno caratterizzato tutta la mia vita.

Dopo le scuole superiori mi sono laureata in Psicologia a Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ho svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ho frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi. Negli anni ho lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. Sono cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica

Una città a misura di bambini e ragazzi

Firenze è un’eccellenza e un modello a livello nazionale per le politiche educative, nelle classifiche tra le prime 10 grandi città italiane sull’offerta di asili nido e di servizi integrativi per la prima infanzia, Firenze è la prima città, ma vogliamo continuare a innovare per alzare sempre più l’asticella dei servizi.

Per noi una città per tutti mette al centro la scuola, tanto come servizio fondamentale alle famiglie che deve essere ripensato e adattarsi ai tempi di vita e di lavoro di oggi, quanto come luogo dove dare a tutti i bambini pari opportunità fin da piccolissimi. Azzereremo le liste d’attesa nei nidi, attraverso la costruzione di 5 nuove strutture con un investimento di quasi 6mln, oltre a quelle in corso di realizzazione, per avere 600 nuovi posti. Lavoreremo per tenere aperte le scuole dell’infanzia e le primarie fino alle 18.30, andando ben oltre il dopo scuola che già oggi esiste, perché non solo sarà prolungato l’orario ma saranno offerte ai bambini attività dedicate. Un modo per sostenere le famiglie, perché la chiusura alle 16.30 non risponde alle necessità della maggior parte dei genitori, e perché vogliamo dare ai bambini la possibilità di fare attività sportive, culturali, musicali e di altro tipo, che altrimenti non tutti potrebbero permettersi. Per quanto riguarda invece il periodo estivo, oltre ai Centri estivi comunali, daremo un’ulteriore risposta alle famiglie che consiste nell’erogazione di voucher per usufruire dei Centri accreditati e convenzionati con il Comune, che vengono svolti nell’ottica dell’integrazione pubblico-privato e che possono rappresentare una risposta di qualità per tante famiglie.

Obiettivo zero liste di attesa negli asili nido

Oltre ai tantissimi interventi di realizzazione di nuove strutture o di ristrutturazione di quelle già esistenti, realizzeremo 5 nuovi nidi (tra cui uno nella rigenerazione di Lupi di Toscana e uno a San Salvi) investendo un totale di quasi 6 milioni di euro che porteranno a 250 nuovi posti negli asili, i quali, sommandosi agli interventi già in corso, permetteranno di arrivare a 600 nuovi posti, quota che consentirà di azzerare le liste di attesa.

Scuole aperte fino alle 18.30 e potenziamento del pre-scuola (servizi gratuiti)

Supporteremo le famiglie ed i genitori i cui tempi di vita e lavoro spesso non coincidono con gli orari delle scuole tenendo aperte le scuole dellinfanzia e della primaria il pomeriggio fino alle 18.30. Questo permetterà di far fronte alle difficoltà organizzative e alle spese aggiuntive che i genitori sono costretti a sostenere, perché è necessario che una città che vuole puntare ad essere attrattiva per i giovani dia soluzioni a queste problematiche. Per questo sarà attivato anche un progetto extra-scolastico promosso dal Comune insieme alle scuole e alle realtà sportive e del Terzo settore, che miri a portare nelle strutture scolastiche le attività sportive, culturali, ludiche che oggi vengono spesso svolte allesterno e per cui le famiglie spesso devono organizzarsi per accompagnare o far accompagnare i figli. Portare queste attività nelle scuole, rendendole accessibili gratuitamente a tutti i bambini che vorranno parteciparvi indipendentemente dalle condizioni economiche delle famiglie, è contemporaneamente una risposta alle necessità dei genitori e un volano di opportunità, aggregazione e socializzazione per quei bambini che oggi non possono accedervi. Sarà poi potenziato il pre-scuola, un servizio necessario alle famiglie con impegni di lavoro che iniziano presto la mattina, rendendolo più flessibile ed efficace.

Oltre la scuola: centri estivi

Per offrire alle famiglie un supporto nella gestione dei loro bambini e ragazzi durante il periodo estivo, quando le scuole sono chiuse, lavoreremo al potenziamento e al miglioramento dei Centri estivi comunali, anche con l’introduzione di voucher da utilizzare nei Centri estivi accreditati e convenzionati, creando nuove opportunità dalla sinergia tra pubblico e privato.